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Il Lago di Capodacqua

Piccola Atlantide d’Abruzzo

Il Lago di Capodacqua

Il Lago di Capodacqua, situato nel cuore dell'Abruzzo, è un luogo di rara bellezza: incastonato tra le montagne del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, esso rappresenta un connubio affascinante tra storia e natura.
Questo specchio d'acqua cristallina, alimentato da sorgenti purissime, custodisce un patrimonio sorprendente che ne hanno dato l’appellativo di “Piccola Atlantide d’Abruzzo”. La trasparenza delle sue acque, unite al fascino dei ruderi medievali visibili sotto la superficie, lo rendono un luogo unico nel suo genere, offrendo uno spettacolo suggestivo ed emozionante.

Storia

La frazione di Capodacqua, dove sorge il lago, è un luogo ricco di storia. Un tempo, questa zona segnava la linea di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno Borbonico, un luogo strategico sorvegliato dai borghi di Capestrano e Rocca Calascio, i quali fungevano da frontiere naturali e da punti di avvistamento per monitorare eventuali intrusioni nemiche.
Nel 1965, a seguito della costruzione di una diga per scopi agricoli, le acque delle sorgenti di Capodacqua vennero canalizzate in un bacino artificiale, dando vita al Lago di Capodacqua. Questo invaso, alimentato dalle acque purissime che sgorgano direttamente dal ghiacciaio del Gran Sasso, venne realizzato per raccogliere l’acqua destinata all’irrigazione dei terreni agricoli nella valle del Tirino, incentivando in questo modo lo sviluppo agricolo della zona. Con la creazione della diga, le acque hanno sommerso due antichi mulini medievali e un colorificio, i cui resti, nascosti sotto le acque cristalline, hanno dato al lago l’appellativo di ``Piccola Atlantide d’Abruzzo``.

Preservare la biodiversità e l’equilibrio Ecologico

Un Ecosistema da proteggere

Il Lago di Capodacqua è situato all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in un’area classificata come “Sito di Importanza Comunitaria” (SIC) e “Zona di Protezione Speciale” (ZPS) nell’ambito della rete europea “Natura 2000”. Proprio grazie a questa classificazione, l'area è riconosciuta a livello europeo per il suo alto valore naturalistico, ospitando habitat delicati e specie protette di interesse comunitario, in particolare uccelli migratori e nidificanti, che necessitano di protezione e tutela attiva. Inoltre, essere parte di un SIC/ZPS comporta il rispetto di precise norme ambientali: ogni attività deve essere compatibile con la conservazione dell’ecosistema e la tutela delle specie protette. A tal proposito, l'accesso al lago è consentito solo dal 1° luglio al 15 settembre, in conformità con le normative del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Essendo un’area altamente protetta, l’intero perimetro del lago è recintato e non è accessibile liberamente.
Queste misure sono fondamentali per preservare la biodiversità e l’equilibrio ecologico del Lago di Capodacqua, garantendo che le generazioni future possano continuare a godere di questo straordinario patrimonio naturale, storico e culturale, coniugando valorizzazione e tutela e promuovendo un approccio di scoperta rispettosa e consapevole.

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L’idea nasce da una vacanza all’estero dove scopriamo che persino nei pressi della barriera corallina possono essere utilizzati dei trimarani elettrici, piccole imbarcazioni idonee per lo spostamento lungo i siti protetti Unesco, che permettono l’avvicinamento alle bellezze naturali in totale sicurezza consentendo di visionare i fondali in modo non invasivo.

Azionate da un motore completamente elettrico – costruite dalla Water Games, azienda produttrice italiana dal 1995 – oltre a non generare vibrazioni né rumori, hanno uno scafo progettato in modo tale da impedire quasi totalmente il moto ondoso: condizioni ideali anche in presenza di animali e per la loro salvaguardia.

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